Home > Bulbi di Zafferano

Lo zafferano è il pistillo del fiore di Crocus Sativus. All'interno della sua corolla si trovano, al termine di un filamento bianco, tre fili di colore rosso vivo (stigmi), che costituiscono lo zafferano propriamente detto e due fili più corti gialli detti "femminelle" che non hanno nessun potere colorante e che devono essere scartate al momento della raccolta.
Da metà Ottobre a metà Novembre avviene la raccolta. Ogni mattina quando la corolla è ancora chiusa, va reciso il fiore alla base, da questo, verranno presi i tre stimmi per effettuare l’essiccazione. L’essiccazione viene fatta in forni ventilati o in stufe ad una temperatura di circa 40°-45°C fino a quando il prodotto non si sbriciolerà al semplice contatto. La maggior parte del lavoro inerente questa pianta viene svolto manualmente questo è il principale motivo degli elevati costi finali di questa spezia.
E’ molto importante per una buona conservazione che lo zafferano sia esposto in locali dove l’umidità è molto bassa e dove non ci sia un eccessiva luminosità pena il deperimento del prodotto.
La nostra azienda, ad oggi 2017, produce circa 650 gr. di zafferano all’anno, che corrispondono a circa 10 quintali di bulbi il terreno viene coltivato senza l’aggiunta di concimi chimici e attualmente siamo in conversione per l’agricoltura biologica.

Tecniche colturali

Si inizia preparando il terreno con una buona concimazione in primavera, mentre nel mese di Luglio si procede all'acquisto dei bulbi attendendo così le prime settimane di Agosto per effettuare l'impianto. Per la messa a terra dello zafferano sarà necessario effettuare dei piccoli solchi dove verrà piantato a una profondità di 15 cm. Si dispone ogni bulbo a 10-15 cm sulla fila e a 35 cm tra le file. Al momento di ricoprire il bulbo si raccomanda di avere cura di riportare la terra in modo da creare una piccola cresta in prossimità della testa del bulbo, questo per evitare ristagni d'acqua. Per coloro che hanno problemi con le talpe cieche è consigliabile ogni metro quadrati staccare un po' (almeno di 70 cm.) e mettere una pasticca di zolfo per tenerle lontano.
L'impianto va recintato.
Se i bulbi vengono attaccati dagli animali è preferibile togliere i bulbi già danneggiati per evitare malattie, la stessa procedura va adottata se durante il mese di ottobre dal bulbo viene fuori un filamento lungo circa 10 cm di colore giallo.
L’anno seguente a metà luglio si toglieranno fuori i bulbi per il trattamento anti-parassitario (lavaggio a base rameica 1% di solfato di rame in acqua) e la pulitura per poi impiantarli di nuovo ad agosto in un terreno diverso dal precedente. La rotazione deve essere almeno triennale.
Nel primo anno di impianto la produzione di stimmi sarà circa del 50-60% rispetto alla piena produzione, questo è dovuto sia al cambio di terreno sia alla dimensione dei bulbi.
I bulbi si differenziano in:

  1. Piccoli (1-2 cm. di diametro). Con questo tipo di bulbo generalmente nel primo anno d’impianto si ricava poco o niente, perché hanno poca forza e non riescono a fiorire o se lo fanno riescono a fare solo 1 fiore per bulbo. L’anno dopo comunque sono già di categoria medio o grandi;
  1. Medi (2-4 cm. di diametro). Garantiscono generalmente già il primo anno una buona produzione, circa il 70% della piena produzione. Avranno circa 1 fiore a bulbo;
  1. Grandi (oltre 4 cm. di diametro). Oltre a garantire una buona produzione riusciranno, nel periodo di raccolta, a raggiungere la fioritura più di una volta (massimo 3 o 4 volte per bulbo). Inoltre l’anno successivo quando i bulbi verranno sottratti alla terra per la pulitura e il trattamento fito-sanitario (fine luglio) si noterà che al posto bulbo grande ci saranno nuovi bulbi più piccoli che potranno essere reimpiantati, aumentando così la sua quantità produttiva.

La nostra azienda vende soltanto bulbi medio-grandi per una questione di rispetto verso il cliente che si aspetta già un risultato il primo anno di impianto. La grandezza dei bulbi è un parametro molto importante per avere un buon raccolto quindi spesso il prezzo più o meno alto deriva proprio da questa considerazione.

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